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Art Director & Choreographer @ Mart Dance
Marco Auggiero

Docente e coreografo con esperienza internazionale (U.S.A, Francia, U.K. Germania)

Le sue creazioni, sono più volte presenti in cartellone di prestigiosi teatri ed ospiti in numerose rassegne e festival in Italia e all’estero. Tra i quali: Festival Internazionale Oriente/Occidente – Rovereto e Festival dei due mondi di Spoleto con la direzione artistica di Alberto Testa; docente e coreografo ospite al Tanz Bozen/Bolzano Danza; Coreografa per le Opening Ceremony Universiadi NAPOLI 2019 cerimonia inaugurale delle Universiadi 2019, presso lo Stadio Maradona (ex S. Paolo) di Napoli in diretta mondiale RAI.

Collabora inoltre per 11 anni in Francia con le G. International Des Huit, fondato e diretto da J. Pidoux, Matt e Martine Lemeul Mattox.

Docente ospite in accademie e workshop nazionali ed esteri; le sue coreografie e i sui danzatori , sono più volte premiate nei maggiori concorsi internazionali (Parigi, Spoleto, Rieti, Rovereto, Firenze, premio MAB).

Professionista versatile, lavora non solo in ambito teatrale ma in numerose produzioni cinematografiche e televisive (SKY- Mediaset – RAI).

Collabora con svariati artisti, musei e mostre di arte contemporanea tra cui Pan, Madre, fondazione Morra Collezione Agovino; con Marinella Senatore le sue coreografie vengono presentate al M.I. Art di New York ed al Teatro San Carlo, in occasione della prima di arte cinema.

Nel ciclo di appuntamenti “Art or Sound”, presso la corte cinquecentesca di FOQUS, mette in scena “CENERE”, con la proiezione “Paradise Burning” del regista argentino Sergio Vega.

Presente inoltre con le sue performance in occasione di importanti eventi ed anteprime per grandi firme come BMW, Audi, Mercedes, Valentino, Cavalli, Guess, e Fiart mare salone nautico Genova.

Autore del libro FLOW Contemporary Dance Research (2022), con la prefazione di M.L. Mattox, distribuito da feltrinelli, mondadori e amazon.

Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui:

Premio alla Cultura Conferito dal Ministro De Gregorio; Riconoscimento dall’assessorato allo Sport per l’alta qualità artistica dall’On. Giulia Parenti; Premio al merito per l’Arte della Danza Teatro Verdi.

Primo premio e produzione Festival Internazionale Oriente/Occidente (2015) – Danz’é Rovereto per la coreografia.

Nel 2024 viene presentato presso l’UNIVERSITÀ FEDERICO II NAPOLI il libro “Arte Cultura Impresa”

“Storie di Eccellenze Ispiratrici”, con all’interno un capitolo dedicato al coreografo Marco Auggiero.

Un libro sulle personalità di spicco dell’Arte e dell’Imprenditoria ispiratrici di nuovi modelli culturali, economici e sociali.

Attualmente coreografo della compagnia MART COMPANY, direttore artistico dell’ ADF international Dance Festival e Mart Dance International Center di Napoli.

FLOW Marco Auggiero Contemporary Dance Research

Partendo dai concetti della tecnica Humphrey – Limón, successivamente contamina la sua danza con la release tecnique, floor work e contact improvisation, fino ad approdare ad un linguaggio più personale ed articolato.

La sua filosofia è il frutto di anni di sperimentazione ed esperienza internazionale. Nasce come liberazione dagli schemi e dalle costrizioni della danza canonica, per approdare ad uno stile e ad un linguaggio del tutto personale e all’avanguardia, attraverso una tecnica funzionale, chiara e visibile: centro come motore per un flusso di movimento continuo, uso del peso e movimento naturale, fluidità, decentralizzazione, grandi dinamiche e floor work.

Una personale “cinestetica” senza mai dimenticare il virtuosismo tecnico.

Il linguaggio delle sue creazioni esplora la dimensione psico-emotiva dei danzatori, spazia nell’universo umano in tutte le sue direzioni e percezioni.

Sperimenta nuove fusioni della danza con altre forme artistiche ed espressive, attraverso una visione e una ricerca coreografica, che trasportano la danza in una dimensione di Teatro Totale, dove ogni elemento costituisce una parte significativa di un disegno globale.

Nelle creazioni, propone margini di riflessione inediti, affrontando spesso questioni spinose e dal forte impatto umano e sociale.

Sperimenta continue contaminazioni con nuove forme artistiche ed espressive, portando la coreografia in location e collaborazioni sempre più particolari ed inusuali, evidenziando così l’esigenza di coinvolgere lo spettatore in nuovi contesti e scenari non convenzionali.